Chiusa ed il monastero di Sabiona

Chiusa (Klausen, 523 m slm), adagiata nella media valle Isarco e bagnata dalle acque dell’omonimo corso d’acqua, è soprannominata la “città degli artisti”, in quanto nel tardo Otto- e primo Novecento ne rappresentò la dimora di molti, soprattutto germanici.

La cittadina risulta apprezzata per le sue pittoresche abitazioni (alcune risalenti al XV e XVI sec.), ma in particolar modo in quanto custode del Tesoro di Loreto. Si tratta di preziosi doni – esposti presso il museo civico cittadino – che Padre Gabriel Pontifeser (1653-1706), originario del posto e confessore della regina di Spagna Maria Anna, aveva ricevuto dai reali di Spagna e da personalità ad essi vicine. Vi sono dipinti, arredi sacri, tessuti, gioielli e molti altri capolavori, che potrete apprezzare insieme alla guida turistica. La visita guidata di Chiusa proseguirà poi con la visita alle chiese della cittadina: la gotica Sant’Andrea, quella dei XII Apostoli e San Sebastiano.

Photo credit: Ashley Van Haeften

Il monastero di Sabiona, posto su di una rupe circa 200 metri più elevata rispetto al sottostante centro abitato di Chiusa, mediante visita guidata è raggiungibile da quest’ultimo in circa mezz’ora a piedi. L’altura, occupata fin dall’Età del Bronzo, ospitò una basilica paleocristiana, per divenire poi posto fortificato dei vescovi e nel 1200 fortezza dei nobili di Sabiona. Dalla fine del 1600 il luogo è divenuto monastero di suore Benedettine.

Si tratta di un vasto complesso edificato, che racchiude la barocca chiesa della Madonna, l’adiacente romanica cappella della Madonna, il Monastero di clausura (al culmine dell’altura), la chiesa del Convento, i resti di Castell’Alto, l’antica chiesa di Santa Croce (con interno affrescato) e la Torre di San Cassiano (residuo dell’antico castello).

La guida turistica vi accompagnerà nella visita di questi suggestivi luoghi, circondati da maestosi monti nel bel mezzo della valle Isarco.

Prenota con noi la tua visita guidata a Chiusa ed al monastero di Sabiona, in Valle Isarco, a due passi da Bressanone, perché il modo migliore di visitare l’Alto Adige è con le guide turistiche!

Photo credit copertina: Julien Seguinot