
Rodengo è un piccolo Comune di ca. 1.200 abitanti, sorto su di un altopiano nel punto di incontro tra la Val Pusteria e la Valle Isarco, oggi è famoso soprattutto per l’omonimo Castello, Castel Rodengo/ Schloss Rodeneck. Situato a 868 m slm. originariamente apparteneva ai Rodank, che nel XII ne eressero il nucleo primitivo. Successivamente passò ai conti di Gorizia e ancora ai duchi d’Austria. Nel corso dei passaggi di proprietà il castello di Rodengo venne progressivamente ampliato (fra il ‘300 e il ‘500). L’aspetto attuale dello Schloss Rodeneck deriva però dalle scelte operate dai Wolkenstein, i queli ricevono il castello da Massimiliano nel 1491. I discendenti di questo casato sono gli attuali proprietari della struttura e in parte la abitano ancora oggi. Intorno alla fine dell’800 il castello è stato restaurato.

Oggi lo Schloss Rodeneck è apprezzato oltre che per l’aspetto esterno, così incombente sull’ambiente circostante, anche per i suoi affreschi, conservati in una delle sue stanze, un tempo ornata anche da un bel camino, risalenti al XIII secolo il cui tema è Ivano e le sue vicende, ispirate al poema di Chrétien de Troyes. La scoperta di questi affreschi risale agli anni ’70 dello scorso secolo, dopo il restauro gli storici hanno potuto valutare e studiare il ciclo pittorico il quale viene considerato uno dei capolavori romanici della scuola brissinese.
Anche una piccola cappella romanica, dedicata a San Michele, facente parte del complesso fortificato, presenta interessanti affreschi, fra cui si riconosce un Giudizio Universale. Il salone d’onore del castello, così come lo scalone sono anch’essi affrescati con vedute di castelli appartenuti ai Wolkenstein, cui si aggiunge anche un autoritratto del pittore Thomas Plattner (1697).
Photo credit copertina: János Korom Dr.